Il Papa avverte: "Rischio di ignorare l'emergenza umanitaria a Gaza"

Papa Leone XIV ha messo in guardia oggi dal rischio di ignorare l'emergenza umanitaria a Gaza, territorio palestinese devastato da oltre 20 mesi di attacchi da parte delle forze israeliane.
Dopo aver affermato che «oggi più che mai l’umanità grida la pace» di fronte alle nuove «notizie allarmanti che giungono dal Medio Oriente», dopo gli attacchi degli Stati Uniti all’Iran, il Papa ha ricordato che «la sofferenza quotidiana delle popolazioni rischia di essere dimenticata, in particolare a Gaza».
A Gaza, ha avvertito il Papa, «l’urgenza degli aiuti umanitari diventa sempre più pressante», intervenendo al termine della preghiera settimanale dell’Angelus in Vaticano, riferendosi a un «contesto drammatico», che comprende Israele e Palestina, e dichiarando che «non ci sono conflitti lontani quando è in gioco la dignità umana».
Venerdì le Nazioni Unite hanno rivelato che a maggio più di 5.100 bambini di Gaza di età compresa tra sei mesi e cinque anni sono stati ricoverati in ospedale per curare la malnutrizione acuta, mentre Israele blocca gli aiuti all'enclave trattenendo quasi 1.000 camion.
Questo numero di bambini rappresenta un aumento di quasi il 50% rispetto ad aprile e un aumento del 150% rispetto a febbraio, quando c'è stato un breve cessate il fuoco, ha affermato Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, citando i dati del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF).
Ha anche affermato che ci sono l'equivalente di 1.000 camion con prodotti sanitari, nutrizionali e di altro tipo fuori dai confini dell'enclave palestinese "pronti per essere consegnati" e che l'UNICEF sta attualmente distribuendo "i pochi prodotti nutrizionali che riesce a far arrivare alla Striscia di Gaza" e "ha chiesto a Israele di autorizzare urgentemente la consegna di aiuti vitali".
Il Ministero della Salute di Gaza, supervisionato dal gruppo estremista Hamas, stima che il bilancio delle vittime dell'offensiva israeliana, iniziata nell'ottobre 2023, abbia superato i 55.600 morti e i 129.880 feriti.
Queste cifre si aggiungono alle circa 11.000 persone disperse, presumibilmente sepolte sotto le macerie, e alle diverse migliaia di persone morte per malattie, infezioni e fame, secondo i dati aggiornati delle autorità locali, considerati affidabili dall'ONU.
La guerra è scoppiata a Gaza dopo un attacco senza precedenti da parte del gruppo islamista palestinese Hamas sul suolo israeliano il 7 ottobre 2023, che ha causato circa 1.200 morti e più di duecento ostaggi.
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